Premiati a "LODIFACERAMICA" il Piatto da portata, 11a edizione 2014

Premiati a "LODIFACERAMICA" il Piatto da portata, 11a edizione 20 settembre 12 ottobre 2014

La Giuria, così composta:

· Anty Pansera, Storico e critico del design, presidente ISIA – Facoltà del design Faenza
· Maria Laura Gelmini, Storica dell’arte
· Gabriele Radice, Artigianarte Monza
· Gregorio Dimita, Liceo Artistico di Lodi
· Mirco Denicolò, Ceramista, studioso delle tecniche della ceramica, docente ISIA Facoltà del design Faenza


Si è riunita alle ore 16.00 del giorno 20 settembre nella sede espositiva del concorso presso la Chiesa di San Cristoforo per la valutazione delle opere e per la conseguente individuazione dei lavori da premiare.
All’unanimità, dopo una puntuale ed attenta analisi dei pezzi, congratulandosi per la qualità d’insieme che il percorso espositivo offre, ha deciso di assegnare due premi ex aequo per la sezione dedicata al “Pezzo unico d’eccezione” a Samuele Bonomi e Gabriella Sacchi.

Il manufatto di Samuele Bonomi consiste in un oggetto dalle linee rigorose, curatissimo in tutte le sue parti e dalla finitura superficiale affidata ad un raffinato e sapiente uso delle tecniche di cottura riducenti. La compostezza formale unita all’effetto poetico della decorazione lo rendono un alto esempio del “nuovo” artigianato artistico.

Il piatto da portata presentato da Gabriella Sacchi, in linea con la poetica della ceramista, travalica il concetto di oggetto d’uso per porsi in una dimensione di “azione” artistica. Le evidenti concettualità dei binomi cibo/ parola, corpo/mente, parola scritta/parola incisa sono espresse con felice sobrietà tecnica.
Sempre all’unanimità, la Giuria, per la sezione “Pezzo di uso quotidiano progettato per una riproducibilità artigianale e limitata”, ha assegnato il premio alla ceramista Vania Sartori, che ha conferito alla progettazione di un piatto da portata destinato alla produzione seriale la serenità di un racconto fiabesco. L’essenzialità formale del supporto fa da sfondo ad una decorazione espressa con leggerezza e linearità: il risultato, un grande piacere visivo.

Apprezzata dalla Giuria anche anche l’ormai tradizionale presenza, fuori concorso, degli studenti della ”Traditional Arts Super College of Kyoto”.

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