Facce di ceramica
Perché questo titolo? Da tempo volevo scrivere un articolo sugli imprenditori ceramisti, il loro background e il loro modo di lavorare, durante una fiera mi è venuta l’idea di fotografare i loro visi e le espressioni, per questo il titolo “facce di ceramica”.
Perché la ceramica ha avuto un così grande sviluppo nella nostra area di produzione che comprende tutta la provincia di Vicenza e in particolar modo Nove e Bassano? Tutto parte dal senato veneziano che nel 1728 per contrastare la forte espansione delle maioliche olandesi e porcellane cinesi diede delle agevolazioni fiscali a chi sarebbe stato capace di presentare dei prodotti di ceramica di alta qualità. Il momento fu propizio per Giovanni Battista Antonibon che fondò quella che sarebbe diventata la più importante fabbrica di ceramica della Repubblica di Venezia. Questa fu la scintilla che nei primi del ‘700 fece nascere la ceramica di alta qualità nel Veneto.
Tralasciando i cenni storici, arriviamo ai giorni nostri, subito dopo la seconda guerra ci fu un sorgere continuo di nuove aziende, molti degli operai qualificati, pittori, modellatori dopo aver fatto le loro esperienze alle dipendenze di aziende più o meno importanti decisero di mettersi in proprio e così nel tempo si arrivò a circa 350 aziende di produzione ceramica nel vicentino.
Arriviamo ora a chi è l’imprenditore della ceramica vicentina, è una persona che per molti casi figlio di una famiglia di ceramisti da più di una generazione e per questo la ceramica è parte della sua vita, si può dire che gli scorre nelle vene.
Negli anni si sono attraversate varie crisi, più o meno forti, ma i nostri imprenditori della ceramica sono riusciti quasi in tutti i casi a trasformarsi e rivalutare le proprie produzioni, apportando ai decori e alle forme quelle caratteristiche che il mercato in continuo cambiamento esige.
In pochi anni abbiamo assistito alla crescita degli standard sia produttivi che stilistici e qualitativi, portando queste nuove produzioni a conquistare i mercati più esigenti, entrando nel mercato del lusso dove i clienti ricercano quel made in Italy delle grandi firme che sono abituati a riconoscere nei negozi di lusso di tutto il mondo.
Imprenditori che fanno il “made in Italy” non per scelta di marketing ma per esigenze lavorative, volendo curare ogni parte della lavorazione direttamente in fabbrica con la collaborazione di operai che conoscono il mestiere e curano il prodotto nel più piccolo dettaglio. Imprenditori e operai figli della stessa TERRA e uniti da una cultura lavorativa della ceramica che viene da secoli di storia.
Conosciamo alcuni di questi imprenditori..
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Danilo Rigon di www.ceramics.it